Dopo l’episodio 5, con tutto quello che ne è conseguito, The Expanse prova a ricucire una nuova trama che parta proprio dall’evento catastrofico di Eros sfracellato su Venere per farci comprendere meglio le dinamiche che ruotano attorno alla divisione del sistema solare fra Terrestri, Marziani e Cinturiani e il nuovo e ancora sconosciuto elemento extrasolare.
Avasalara vuol fare chiarezza sugli eventi di Eros e da consumata politicante qual’è, non si accontenta delle ipotesi fatte da militari guerrafondai o da colleghi più intenti a coltivare il proprio giardinetto magari con fondi non del tutto leciti (ogni riferimento a Errinwright è puramente voluto). Lei, donna capace di essere sottilmente astuta e regina degli accordi sottobanco, non accetta il fatto che il sogno di un miliardario, con il beneplacito di qualche uomo di potere della UN, sia diventato l’incubo per miliardi di persone.
Non ha tempo per i sofismi o per lavorare sotto traccia come d’abitudine. Vuole risposte e il confronto a muso duro con Errinwright, evidenzia il carattere di una donna decisamente forte e capace di sguazzare tranquillamente in una vasca di squali senza subirne conseguenze. Non esita a minacciare, alzare la voce, forse per la prima volta in vita sua è diretta e vera e questo spaventa forse Errinwright più di avere una pistola puntata alla tempia.
Quelli della Ronzinante invece si godono un po’ di relax, ma tranquilli: tutta apparenza. Johnson vuole ancora la loro collaborazione e non solo quella di Naomi per decrittare i codici dei missili che sono riusciti a catturare nello spazio, ma per avere dalla sua parte l’intero equipaggio della navicella. Johnson è forse più ambiguo di Avasalara, ma sa che come Cinturiano questo è il momento giusto per contare qualcosa nel sistema, loro che per decenni sono stati la mucca da mungere di terrestri e marziani, i sacrificabili per il benessere di altri.
Anche le dinamiche all’interno della Ronzinante si evolvono. Holden e Naomi ammettono di formare una coppia e Amos con Alex hanno qualche diverbio sul come gestire le serate nei locali di Tycho, ma alla fine, Alex capisce che discutere con Amos è del tutto superfluo.
La decisione se tenere o distruggere il campione di protomolecola aliena mostra che il gruppo è diviso sul suo utilizzo. Non tutti sono d’accordo sulla sua distruzione, ma alla fine una decisione viene presa. Resta da capire se anche questo non ci riserverà delle sorprese.
Con un salto temporale di 137 anni, facciamo la conoscenza con Epstein, ovvero l’inventore dei motori Omonimi che testa personalmente e che lo portano quasi al collasso. Uno scienziato che sacrifica se stesso per portare a termine il suo lavoro, i suoi progetti. Nulla di nuovo insomma. La letteratura ne ha fornito a decine di esempi. In questo caso lo scopo è probabilmente quello di farci capire come le cose si sono evolute dopo quella fatidica data e come Marte sia diventato, con l’andare del tempo, il pianeta della tecnologia e dell’avanzamento militare, frapponendosi di fatto alla Terra nella gestione delle immense risorse che il sistema solare offre. Vedremo nel corso della stagione come tutto questo si inserirà nel contesto della trama principale, ma prevedo non poche sorprese.
Nel frattempo c’è chi si prenota per un viaggetto su Venere. Michael Iturbi si incontra a cena con Avasalara e i due sembrano abbastanza intimi tanto che Iturbi chiede alla potente donna della UN, di intercedere per farlo inserire nella equipe che partirà per Venere. Una sorta di infiltrato che riferirà a lei e solo a lei ogni più piccola novità sull’impatto di Eros con il pianeta. I dubbi di Iturbi sono gli stessi di Avasalara e avere un alleato nella missione è ciò che serve per avere il controllo della situazione.
Ma la cosa che i due baldi terrestri non sanno è che le dinamiche della storia si muovono veloci nello spazio e in assenza di gravità e così il finale di puntata è di quelli che ti lasciano sorpreso e interdetto. Scoprire che i Marziani subiscono un devastante attacco su Ganimede sarebbe sufficiente a dare fuoco alla storia senza altre aggiunte, ma ecco che arriva lui. L’uomo di luce che trova Bobbie Draper praticamente semi morta dopo l’attacco.
The Expanse riesce ancora una volta a tenermi incollato allo schermo, a seguire questa lotta per il potere, per la verità e per sopravvivere. Le chiavi di lettura sono come al solito molteplici e i filoni narrativi sono così ben costruiti e così ben intersecati fra loro da rendere la trama avvincente ed emozionante.
Cosa accadrà alla Draper? Cosa troveranno su Venere quelli della missione UN? La Ronzinante e Johnson con la stazione Tycho per quanto collaboreranno? Avasalara riuscirà a scoprire la verità su Jules Mao e il suo folle esperimento con la molecola aliena? Come vedete tanta roba davvero.
Passo e chiudo.